Qualche tempo fa, insieme alla compagnia Historia Bari, ho intrapreso un progetto fotografico ispirato al tema “Monachesimo e Stregoneria“. L’obiettivo è stato quello di esplorare il contrasto tra due figure simboliche del Medioevo: il monaco, custode della spiritualità e della medicina ufficiale, e la strega, legata alla terra e ai suoi antichi rimedi naturali.
Ambientato nella suggestiva chiesa rupestre di Santa Candida, il servizio fotografico mira a catturare l’essenza di un’epoca segnata da tensioni tra sapere tradizionale e potere religioso. Questo contrasto si manifesta in una narrazione visiva di luce e ombra, dove la spiritualità incontra il mistero.
Un Po’ di Storia
Nel Medioevo, la medicina era ancora lontana dalla scienza moderna e chi viveva nelle campagne si affidava alle guaritrici, spesso donne che combinavano l’uso di erbe a rituali pagani. Queste figure erano viste con sospetto, soprattutto dalla Chiesa, che progressivamente marginalizzò e perseguitò tali pratiche in favore di un modello medico più istituzionalizzato. Le guaritrici, o “streghe”, venivano suddivise in due categorie: le “bianche”, che offrivano aiuto tramite rituali legati alla natura, e le “nere”, associate alla magia nera e al male.
D’altro canto, i monaci rappresentavano l’autorità medica legata alla religione. Seguivano insegnamenti di Ippocrate e Galeno, ma credevano che la vera guarigione passasse attraverso la purificazione spirituale. Le prime istituzioni ospedaliere, nate nei monasteri, erano improntate su una combinazione di carità e medicina. Tuttavia, anche tra i monaci c’era chi vedeva la pratica medica come troppo secolare per la vita religiosa, creando così tensioni interne.
La Sfida di Fotografare in una Grotta Rupestre: Luce e Atmosfera
Fotografare in un ambiente come una grotta richiede una particolare attenzione alla gestione della luce. La chiesa rupestre di Santa Candida, con le sue superfici irregolari e la scarsa illuminazione naturale, ha rappresentato una sfida interessante. Ho scelto di utilizzare luci morbide e pannelli LED per non disturbare l’atmosfera mistica, mantenendo il gioco di ombre che rende questo luogo così suggestivo. È fondamentale non esagerare con l’illuminazione artificiale in un contesto simile, per evitare di perdere l’essenza drammatica dell’ambiente.
Raccontare una Storia attraverso la Fotografia
Il racconto visivo è stato costruito con attenzione ai dettagli storici e simbolici. La strega, legate alla terra, è stata fotografata in ambienti più bui e terreni, mentre il monaco è stato avvolto da una luce più intensa, a sottolineare la loro connessione con la spiritualità. La collaborazione con la compagnia Historia Bari è stata fondamentale: la scelta dei costumi, accurata e basata su ricerche storiche, ha aggiunto autenticità e profondità al progetto.
Ogni posa, ogni espressione dei soggetti ha contribuito a creare una narrazione coerente, che racconta il conflitto tra il sapere antico delle guaritrici e il potere emergente della medicina istituzionale.
Conclusione
Questo progetto fotografico ha rappresentato non solo una sfida tecnica, ma anche un’esperienza creativa unica. Fotografare in una grotta rupestre come quella di Santa Candida ha permesso di unire l’atmosfera mistica di un luogo antico con una narrazione storica carica di significato. Le immagini raccontano una storia senza tempo, dove il sapere popolare e la medicina religiosa si incontrano e si scontrano, rievocando un’epoca intrisa di mistero e tensione tra due mondi apparentemente distanti ma profondamente legati.