Erika Prisciandaro, campionessa italiana di boxe nota come “la ballerina del ring” è una delle protagoniste del progetto fotografico “IT’S A (WO)MAN’S WORLD – Stereotipi in Frantumi”, dedicato alle donne che sfidano le convenzioni di genere. Erika incarna perfettamente la dualità tra forza e grazia, caratteristiche che emergono tanto sul ring quanto fuori.
Nel mio servizio fotografico, ho cercato di mettere in luce non solo la sua abilità tecnica e la sua potenza fisica, ma anche la femminilità che la distingue nel mondo del pugilato. Questo equilibrio tra delicatezza e forza ha ispirato il suo soprannome, “la ballerina del ring” simbolo della sua abilità di fondere due mondi apparentemente opposti: la danza e la boxe.
Durante una breve chiacchierata con i genitori di Erika, Mara e Michele Prisciandaro, ho scoperto che Erika è finita sul ring quasi per gioco. Inizialmente, si allenava una sola volta a settimana, dedicando il resto del suo tempo libero alla danza, dove era considerata un vero talento. Tuttavia, nel 2017, la sua vita ha preso una svolta inaspettata quando, quasi per scherzo, è stata iscritta ai Campionati Italiani a Chieti. In quell’occasione, Erika ha vinto il suo primo titolo italiano, dando inizio a una carriera che l’ha vista mantenere il titolo di campionessa indiscussa per ben sette anni consecutivi, facendosi notare ed entrando a far parte del gruppo sportivo Fiamme Oro per cui tuttora gareggia. Mara, la madre di Erika, con uno sguardo tra l’orgoglioso e l’incredulo, ha confessato: “Non avrei mai pensato che lasciasse la danza per dedicarsi al pugilato”. Eppure, Erika ha dimostrato una passione e una dedizione senza pari per questo sport, sorprendendo tutti coloro che la conoscevano.
Michele Prisciandaro, oltre a essere il padre di Erika, è anche il suo allenatore. Ha osservato come, grazie alle vittorie di Erika, il pugilato femminile stia crescendo in Puglia. Per Michele, allenare una donna non è molto diverso dall’allenare un uomo, se non per la sfida di trovare sparring partner femminili. Tuttavia, Erika ha continuato a eccellere, dimostrando che con determinazione e passione, ogni ostacolo può essere superato.
Sul ring, Erika è un’esplosione di energia. Ho voluto catturare la sua potenza e la sua agilità, così ho scattato fotografie che mostrano i suoi colpi rapidi e precisi, il sudore che brilla sulla pelle e la concentrazione feroce nei suoi occhi. La sua tecnica è impeccabile, ma è il suo spirito indomabile che davvero traspare in queste immagini. Erika si muove sul ring con la grazia di una ballerina, una qualità che le ha valso il soprannome “la ballerina del ring”. Ogni sua mossa è un balletto di forza e precisione.
Per catturare la dualità di Erika Prisciandaro, ho utilizzato una tecnica fotografica basata sui contrasti. Questo approccio non solo esalta la sua forza e potenza, ma mette in risalto anche la sua grazia e femminilità. Ecco alcuni aspetti:
Il servizio fotografico su Erika Prisciandaro racconta una storia di passione, disciplina e bellezza. Erika rappresenta la perfetta fusione di forza e grazia, un esempio visivo di come una donna possa eccellere in qualsiasi campo, anche in uno tradizionalmente maschile come il pugilato. Le sue immagini parlano di una campionessa che ispira con ogni gesto, dimostrando che la forza e la femminilità possono convivere armoniosamente e rompere qualsiasi stereotipo.
Canon 1DX Mark II
Canon EOS-1D X Mark II
Canon EF 70-200mm f/2.8L IS II
Canon EF 70-70mm f/2.8L II
Sigma 14-24mm f/2.8 DG DN Art
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